Intervista all’avvocato che ha colpito le banche ottenendo i risarcimenti
Il caso GForex ha segnato uno snodo fondamentale nella difesa dei risparmiatori italiani. Dopo anni di incertezze, le Corti di Milano hanno tracciato un percorso netto: le banche che hanno dato copertura all’operatività abusiva di una finanziaria non possono dirsi estranee, ma devono rispondere insieme agli intermediari. Oggi, mentre altre cordate di clienti si preparano ad agire, una nuova ondata di rimborsi è già in corso. Ne parliamo con l’avvocato Giovanni Spinapolice, managing partner dello Studio Spinapolice & Partners, con sedi nei principali fori italiani.
Intervista
D. Avvocato, qual è la particolarità del caso GForex rispetto ad altre vicende simili?
R. La vicenda GForex ha avuto un percorso processuale esemplare. In alcuni casi i risparmiatori hanno ottenuto la vittoria già in primo grado, poi confermata in appello. In un altro, inizialmente rigettato dal Tribunale, siamo riusciti a ribaltare completamente il verdetto in Corte d’Appello. E in altri ancora, l’istituto è stato inchiodato alle proprie responsabilità sin dalle prime battute e ha scelto la via dell’accordo dopo pochi mesi di processo. Questo dimostra che la nostra linea difensiva è solida e regge in ogni contesto: a volte riconosciuta subito, altre dopo un percorso più lungo, ma alla fine il risultato non cambia — giustizia per i risparmiatori.
D. Che risultati concreti stanno arrivando per i clienti GForex?
R. In queste settimane stiamo assistendo a una nuova ondata di rimborsi. Decine di risparmiatori stanno ricevendo la restituzione delle somme investite, con interessi e rivalutazione. La vicenda giudiziaria si è tradotta in risultati tangibili, i soldi inizialmente perduti tornano nelle disponibilità delle famiglie.
D. Qual è stata la responsabilità delle banche coinvolte?
R. Le banche depositarie non si sono limitate a custodire conti correnti: hanno messo a disposizione strutture che hanno reso possibile l’operatività abusiva di GForex. I giudici hanno accertato che quegli istituti hanno avuto un ruolo determinante, offrendo legittimazione a un sistema che non aveva diritto di esistere.
D. Quale principio ispira questo percorso giudiziario?
R. La perseveranza paga. Non ci siamo mai fermati davanti a un verdetto sfavorevole di primo grado: abbiamo portato avanti le nostre argomentazioni fino a ottenere in appello il pieno riconoscimento delle responsabilità. Quando invece si è presentata l’occasione di chiudere positivamente prima ancora che i giudici si pronunciassero, abbiamo saputo coglierla al volo. Dietro questi risultati c’è un lavoro intenso, indagini, analisi e ricostruzioni delle vicende, strategie mirate e il contributo dei periti e dei legali che hanno operato insieme, passo dopo passo. È stato un impegno collettivo che ha consentito ai risparmiatori GForex, come già ad altri, di vedere finalmente riconosciuti i propri diritti e di ottenere rimborsi concreti.
D. E per chi non ha ancora fatto nulla?
R. Chi non ha ancora intrapreso alcuna azione deve sapere che nuove cordate sono già in fase di preparazione. Non si tratta di un salto nel vuoto, ma di un percorso giuridico confermato da più sentenze favorevoli. Chi decide di unirsi agli altri nostri assistiti non comincia da zero, entra in un solco giurisprudenziale ormai consolidato, che sta restituendo dignità e risorse a chi si era rassegnato credendo di aver perso tutto.